


Per l’Italia erano presenti P. Paris (CNR-IRET e membro del CTSAIAF), T. Chiti e G. Antoniella (Univ. Tuscia, DIBAF) e M. T. Tesemma (European Forest Institute, Roma). Ancora più significativa è risultata la presenza di AIAF all’interno del Comitato Scientifico del Congresso. La partecipazione italiana ed europea ha confermato il ruolo crescente del nostro continente nel sostenere sistemi agricoli resilienti alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità, soprattutto grazie ai contributi scientifici di numerosi progetti internazionali (AF4EU; INNO4CFIs; DigitAF).
Sono stati presentati i risultati di prove sperimentali in campo, di progetti partecipativi con gli attori territoriali impegnati nello sviluppo di sistemi agroforestali rigenerativi, e di progetti di mappatura da telerilevamento, sia per il carbon farming sia in relazione alla EU Deforestation Regulation. L’organizzazione del WCA25 si è dimostrata all’altezza delle aspettative, con la città di Kigali che ha accolto i delegati con vitalità, efficienza e servizi di ottima qualità. Nei messaggi conclusivi della “Kigali Declaration” è emersa una forte richiesta da parte degli agricoltori di avere più alberi nei campi, insieme al riconoscimento del valore del loro sapere locale e delle colture neglette e sottoutilizzate, con l’obiettivo della diversificazione produttiva e dell'inclusione sociale.